Il mago delle comete
Fiaba breve di Gianni Rodari tratto dalle Favole al Telefono
Il mago girava paesi e città, non mancava mai ad un mercato, si presentava anche alla Fiera di Milano e alla fiera dei cavalli a Verona, e dappertutto mostrava la sua macchina e spiegava com’era facile farla funzionare.
La gente si affollava intorno al mago, come si affolla sempre intorno a quelli che mostrano una macchina al mercato, per fare gli spaghetti più fini o per pelare le patate, ma non comprava mai neanche una cometina piccola così.
“Se era un palloncino, magari” diceva una buona donna.
“Ma se gli compro una cometa il mio bambino chissà che guai combina.”
E il mago: “Ma fatevi coraggio! I vostri bambini andranno sulle stelle, cominciate ad abituarli da piccoli.”
“No, no grazie. Sulle stelle ci andrà qualcun’altro, mio figlio no di sicuro.”
“Comete! Comete vere! Chi ne vuole?”
Il povero mago, a furia di saltar pasti, perché non rimediava una lira, era ridotto pelle ed ossa.
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