Un battesimo sotto l'arcobaleno
Una tenera fiaba su una bambina di nome Stella e il suo magico battesimo sotto un arcobaleno.
Unisciti a Stella, la bambina dal sorriso luminoso, in questa dolce favola moderna sulla magia dell'amicizia.
È il giorno del suo battesimo e tutti sono invitati!
Ma quando il cielo grigio minaccia di rovinare la festa, un gigantesco arcobaleno appare come per magia, portando con sé colori, risate e nuove amicizie.Scopri come Stella e i suoi amici, ognuno speciale a modo suo, giocano, ridono e imparano insieme sotto l'arcobaleno magico.
Con giochi colorati, cibi deliziosi e un finale a sorpresa che farà brillare gli occhi di gioia, questa storia celebra l'amore, l'amicizia e il divertimento di stare insieme.
Una fiaba e una storia di amore, gioia e unità che conquisterà il cuore di grandi e piccini, insegnando che la vera magia sta nell'accogliere tutti i colori dell'amicizia!
In un paesino così piccino che nemmeno le formiche lo conoscevano, viveva una bambina speciale di nome Stella.
E perché si chiamava così, vi chiederete?
Beh, i suoi occhi brillavano come due stelline curiose e il suo sorriso era così luminoso che poteva far sbocciare i fiori anche in pieno inverno!
Un bel giorno, mamma Maria e papà Giovanni, seduti sul divano a forma di nuvola (perché in questo paesino tutto era un po' magico), ebbero un'idea brillante come un fuoco d'artificio:
"E se organizzassimo per Stella un battesimo così straordinario che se ne parlerà per secoli e secoli?" propose mamma Maria, facendo volteggiare il cucchiaino del tè come una bacchetta magica.
"Sì!" esclamò papà Giovanni, saltando così in alto che la sua testa attraversò il soffitto e sbirciò nel piano di sopra. "Invitiamo tutto il mondo, anzi, tutto l'universo!"
E così, i due genitori si misero all'opera.
Crearono inviti così colorati che sembravano pezzi di arcobaleno caduti dal cielo.
Li profumarono con essenze magiche: c'era l'invito al sapore di cioccolato per i golosi, quello al profumo di libri antichi per i saggi, e persino uno che suonava una melodia per i musicisti!
Li spedirono in ogni angolo del mondo: nelle profondità degli oceani per le sirene, sulla cima dell'Everest per gli alpinisti solitari, e persino sulla Luna per il signor Uomo Luna e la sua amica, la signora Stella Cometa.
La mattina del grande giorno arrivò, ma il cielo era grigio come il muso di un gatto che ha mangiato un limone per sbaglio.
Stella si affacciò alla finestra, facendo un piccolo sospiro che trasformò i suoi riccioli in spirali tristi.
Ma proprio in quel momento, come se il cielo avesse sentito la sua tristezza, accadde qualcosa di straordinario.
Un arcobaleno gigantesco, più grande di quanto si fosse mai visto, sbucò da dietro le nuvole.
Era così grande che sembrava voler abbracciare non solo il paesino, ma il mondo intero!
"Guardate!" gridò Stella, saltando così in alto che i suoi riccioli fecero il solletico alle nuvole. "L'arcobaleno è venuto alla mia festa! E ha portato tutti i suoi amici colori!"
E che festa fu!
Arrivarono persone da ogni dove, ognuna più stravagante e colorata della precedente.
C'era il signor Ahmed con il suo turbante giallo limone che nascondeva un intero giardino di fiori.
La signora Mei Lin arrivò con un kimono rosso fragola che cambiava disegno ogni volta che batteva le mani.
Il vecchio burbero del villaggio, il signor Grugno, si presentò con un sorriso così largo che tutti pensarono fosse un impostore!
Ma non era finita qui!
Arrivarono anche ospiti davvero speciali: una famiglia di pinguini dall'Antartide (che si lamentava del caldo), un gruppo di elefanti dall'Africa (che facevano attenzione a non pestare i piedi a nessuno), e persino una tribù di alieni verdi da un pianeta lontano lontano (che continuavano a chiedere dove fosse il bagno).
La cerimonia del battesimo si svolse sotto l'enorme arcobaleno.
Il sacerdote, un ometto buffo con gli occhiali a forma di stelle, iniziò a parlare:
"Cari amici terrestri e non," disse, facendo l'occhiolino agli alieni, "siamo qui riuniti per celebrare la piccola Stella e per imparare una grande lezione."
Fece una lunga pausa, poi continuò facendo roteare gli occhi come palline impazzite:
"Vedete, noi tutti siamo come i colori dell'arcobaleno.
Ognuno è diverso, unico, speciale.
Ma insieme... BOOM! SPLASH! TADAAA! Creiamo una magia incredibile!"
Per dimostrarlo, chiese a tutti di unire le mani.
E quando lo fecero, successe qualcosa di straordinario:
l'arcobaleno nel cielo si moltiplicò, creando un vortice di colori che avvolse tutti i presenti in un abbraccio di luce.
Dopo la cerimonia, iniziò un banchetto così ricco e vario che persino le formiche del prato decisero di appendere un cartello "CHIUSO PER FESTA" sul loro formicaio e si unirono ai festeggiamenti.
C'erano piatti di ogni tipo, ognuno con una sua piccola magia:
Il couscous della signora Fatima saltellava allegramente nel piatto, giocando a nascondino con le verdure.
I dolci al miele della signora Sara cantavano dolci melodie ogni volta che qualcuno li assaggiava.
Il pane del signor David era così fragrante che si dice il suo profumo arrivò fino sulla Luna, facendo venire l'acquolina in bocca al signor Uomo Luna.
Gli alieni, un po' confusi, offrivano a tutti il loro piatto tipico: palline di gomma fluorescenti che rimbalzavano nel piatto.
Nessuno però ebbe il coraggio di assaggiarle, ma tutti fecero finta di apprezzare per non offenderli.
Mentre la festa era nel pieno del suo svolgimento, Stella decise di fare un giro per conoscere tutti i suoi ospiti.
Si avvicinò all'arcobaleno e, con un sorriso grande come una fetta di anguria, disse: "Grazie per essere venuto alla mia festa, signor Arcobaleno! Vuoi giocare con noi?"
L'arcobaleno, che fino a quel momento era stato zitto zitto, si illuminò di gioia.
I suoi colori iniziarono a danzare, creando forme e figure nel cielo: c'erano unicorni che galoppavano tra le nuvole, draghi che sputavano bolle di sapone, e persino una grande giostra fatta di luce sulla quale tutti i bambini (e, in verità, anche qualche adulto) salirono per un giro magico tra le stelle.
La festa continuò fino a notte fonda, con storie fantastiche raccontate da persone provenienti da ogni parte del mondo e da ogni cultura.
Il vecchio saggio del villaggio narrò di antiche leggende, l'alieno verde raccontò barzellette incomprensibili che fecero ridere solo i pinguini, e la signora Mei Lin insegnò a tutti una danza tradizionale che finì con tutti aggrovigliati come un grande nodo di amicizia.
Ci furono balli scatenati, con elefanti che facevano tip tap e pinguini che ballavano la breakdance.
Le risate erano così forti che si dice abbiano fatto tremare persino le stelle nel cielo, che curiose si affacciarono per vedere cosa stesse succedendo.
Quando la notte era ormai profonda e le prime luci dell'alba iniziavano a far capolino, Stella, esausta ma felicissima, si addormentò tra le braccia della sua mamma.
Nel suo sogno, volava sull'arcobaleno, portando con sé tutti i suoi nuovi amici in un viaggio fantastico attraverso galassie sconosciute e mondi incantati.
Al suo risveglio, Stella scoprì che la magia della festa non era svanita.
Il paesino, che prima era così piccolo da non essere nemmeno sulla mappa, ora brillava di mille colori.
Ogni casa aveva adottato un colore dell'arcobaleno, e le strade erano diventate sentieri di luce che univano tutti in un grande abbraccio colorato.
Le persone del villaggio, che prima a malapena si salutavano tra di loro, ora organizzavano pic-nic con i forestieri ogni domenica.
Persino il signor Grugno, il burbero del villaggio, aveva aperto una scuola di risate, dove insegnava a trovare il lato divertente in ogni situazione!
E l'arcobaleno?
Beh, aveva deciso di rimanere, diventando una presenza permanente nel cielo del paesino.
Di tanto in tanto, faceva l'occhiolino a Stella, come a ricordarle che la magia dell'amicizia era sempre lì, pronta a colorare la Terra.
Così, in quel paesino che ora era diventato famoso in tutto il mondo (e anche su qualche pianeta alieno), tutti impararono che l'amore, l'amicizia e la gioia sono come un arcobaleno: più colori ci sono, più meraviglioso diventa il quadro della vita!
E Stella?
Cresceva felice, portando sempre con sé la magia di quel giorno speciale, pronta a condividere con tutti il suo sorriso luminoso e il suo cuore pieno di colori.
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