Pioggerellina di Marzo

 Pioggerellina di marzo 

 

Poesia di Angiolo Silvio Novaro


Pioggerellina di Marzo di Angiolo Silvio Novaro

Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Passata è l’uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia,
domani uscirà Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d’ale,
di nidi,
di gridi,
di rondini, ed anche
di stelle di mandorlo, bianche…
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Ciò canta, ciò dice:
e il cuor che l’ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto  
 
Questa poesia è in realtà contenuta nella raccolta di versi "Il cestello ed era una presenza fissa nei libri di testo degli anni Cinquanta.
L'autore è Angiolo Silvio Novaro (1866-1938), un poeta, scrittore e traduttore che ebbe modo di conoscere D'Annunzio e Verga durante la sua vita.
Imparata a memoria da generazioni di studenti italiani, la poesia è stata inclusa nei sussidiari e testi scolastici per molti anni.

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