Fiaba la volpe e l’uva
Versione latina di Fedro tradotta con testo a fronte
Tratta dalle Fabulae di Gaio Giulio Fedro
Libro 4 - Favola 3
La volpe, spinta dalla fame, tentava di afferrare l’uva in una vigna alta, saltando con tutte le forze; Poichè non riuscì a toccarla, andandosene dice:
“Non è ancora matura; non voglio prenderla acerba”.
Coloro che svalutano a parole ciò che non sono in grado di fare,
dovranno attribuire questo esempio a se stessi.
Questa favola di Fedro è tra le
più conosciute dello scrittore latino
ed insegna a non arrendersi facilmente alle difficoltà e a non mollare, giustificandosi con delle scuse ma, anzi, a perseverare per raggiungere gli obiettivi prefissati.
De vulpe et uva
Fabularum Phaedri liber quartus
Fame coacta vulpes alta in vinea
Uvam appetebat summis saliens viribus;
Quam tangere ut non potuit, discedens ait:
Nondum matura est; nolo acerbam sumere.
Qui facere quae non possunt verbis elevant,
Ascribere hoc debebunt exemplum sibi.
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