L'avaro nel cespuglio

Storia dell'avaro nel cespuglio

 

Fiaba per bambini inventata

 

Storia dell'avaro nel cespuglio fiaba inedita


C'era una volta un vecchio avaro che viveva in una grande casa in campagna e passava il suo tempo a contare i denari che guadagnava.
L'uomo infatti possedeva molti beni ma non voleva condividerli con nessuno, tanto che aveva addirittura messo una recinzione intorno alla sua proprietà per tenere lontani tutti gli estranei, bambini, animali o chicchessia.

Un giorno, camminando nelle sue terre, l'avaro scoprì un cespuglio di rose proprio al centro di un campo.
Le rose erano così belle e profumate che l'avaro decise di prendersene cura. 
Tornò allora nel suo capanno, prese un secchio d'acqua e ritornò per innaffiare le rose.

Trascorso un pò di tempo dalla fioritura, l'avaro decise che era venuto il momento di raccoglierne un pò e, passando vicino al cespuglio, notò qualcosa di strano. 
Si avvicinò e vide che proprio in mezzo agli arbusti di rose c'era una volpe con i suoi cuccioli! 
Furioso, l'avaro tentò di cacciare la volpe, ma questa era così protettiva dei suoi cuccioli che lo aggredì e lo costrinse ad andarsene a mani vuote.

L'avaro era disperato! 
 
Non voleva rinunciare a quelle rose così belle, perchè le considerava come parte dei suoi beni. 
Poi gli venne un'idea: decise di offrire alla volpe del buon cibo, in modo da guadagnarsi la sua fiducia e poi poter prendere le rose.

Iniziò a lasciare il cibo vicino al cespuglio tutti i giorni, finché alla fine la volpe decise di uscire per prendere il cibo direttamente dalle mani dell'avaro. 
L'uomo parlò gentilmente con la volpe, facendole capire che era un amico e che non le avrebbe fatto male. 
Ben presto, la volpe divenne abituata alla sua presenza e gli permise di sedersi accanto al cespuglio.

L'avaro si accorse di quanto fossero graziosi i cuccioli della volpe e cominciò ad apprezzare la loro compagnia. 
Andava ogni giorno al cespuglio a portare cibo ed a parlare con loro.
Con il passare del tempo, l'avaro si rese conto che la compagnia dei cuccioli della volpe e della loro madre gli faceva bene e lo rendeva più sereno. 

Un giorno, la volpe incontrò un gruppo di animali del bosco che con gran fatica stavano costruendo una diga per impedire che il fiume vicino straripasse durante la stagione delle piogge. 
La volpe allora chiese aiuto all'avaro, che si ricordò di aver tagliato degli alberi che avrebbero potuto essere utilizzati per la costruzione della diga.

L'avaro decise di aiutare gli animali del bosco perchè pensò che anche i suoi beni sarebbero stati protetti dalla diga e quindi fornì agli animali tutto ciò di cui aveva bisogno per la costruzione della diga, inclusi cibo, strumenti e una grande quantità di legname. 
Alla fine dell'estate, la diga fu costruita e l'acqua del fiume fu messa in sicurezza.

Tuttavia proprio quell'inverno ci fu una violenta alluvione e la diga venne distrutta, portando via le case degli animali del bosco. 
Anche la volpe e i suoi cuccioli rimasero feriti e persero la loro tana.

L'avaro, vedendo la situazione, decise di aiutare gli animali del bosco ancora una volta. 
Chiamò i suoi operai, ricostruì le loro tane ed offrì alla volpe e ai suoi cuccioli una dimora nuova direttamente nella sua grande casa.

Da questo momento in poi, l'avaro divenne un uomo generoso e altruista, che aiutava e condivideva con gli altri. 
 
Gli animali del bosco lo rispettavano e l'amavano e la sua casa divenne un luogo di pace.

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